
A History of Violence racconta la vita di una tranquilla ed affiatata famiglia di una delle tante cittadine della provincia americana. Tom Stall (Viggo Mortensen) è un uomo dolce e tranquillo, ha una bella moglie avvocato (Maria Bello) e due figli, una bambina tranquilla e beata e un ragazzo delle superiori con i classici problemi da adolescente. Tom lavora nella sua piccola tavola calda in città, dove si discute al massimo per una vecchia fiamma o per vakkate inutili. Tutto cambia quando una sera due malviventi trovano la morte cercando di rapinarlo, perchè incredibilmente Tom riesce ad affrontarli e ad ucciderli con una rapidità e una perizia impressionanti per un uomo comune qual'è. L'evento lo trasforma in un piccolo eroe mediatico americano, cambiando la sua vita e quella della sua famiglia, fino ad una sconvolgente rivelazione.
Mi è piaciuto molto questo film, sia per quanto rigurda la storia in sè, sia per come è stata rappresentata. Una buona dose di violenza fa da controaltare a dialoghi mai banali e ben recitati che ti accompagnano per tutto il lungometraggio. Ottime le prove degli attori, buono il ritmo e il susseguirsi degli eventi. Altra cosa che mi è piacuta molto sono le due scene di sesso, che sono ottimamente interpretate e congeniate (mmmmm quella divisa da cheerleader....). La colonna sonora latita un po', ma tutto sommato non è un problema di grossa rilevanza.
L'unica cosa che non ho apprezzato è stato il finale. Non per come è strutturato intendiamoci, ma mi da l'impressione che manchi un pezzetto di film, che ti spieghi cosa succederà dopo... (non posso rivelare nulla se no vi rovino il film).
Ho visto quasi tutti i film di Cronenberg e devo dire che questo è sicuramente il più normale del lotto, il più atipico per il regista canadese, che ci ha abituato a film molto più morbosi e particolari(vedi Crash, Spider, la mosca o Il pasto nudo).
Pollice alto. Yuppi!!!!!
P.S. Dimenticavo: la sceneggiatura è tratta da una comic-novel.
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