27.3.06

Ghost Lake

Rebecca, dopo mesi di dedizione alla madre e al padre invalido, decide di concedersi una sana 'night-out' di divertimento. Tutto regolare, non fosse solo che i genitori scelgono proprio quella notte per morire accidentalmente avvelenati da una fuga di gas. In preda ai sensi di colpa, Rebecca decide di rifugiarsi nel cottage di famiglia, che si trova in riva al lago Rushford, un bacino artificiale che cela un'intera città sepolta tra le sue acque. Ad accoglierla, troverà Stan, un aitante psicopatico, e i gioviali fantasmi del lago.
Dio. Mio.
Ma quanti registi di merda nella mia vita dovrò incontrare ancora? Dovevo pure fare la conoscenza di Jay Woelfel? Beh, visto che ormai la frittata è fatta, lasciate che ve lo presenti.
Jay Woelfel, signore e signori, è un regista porno mancato. Cioè, non proprio un regista porno. Diciamo un porno-direttore della seconda unità, ecco. In pratica quello che in un'ipotetica mega-produzione hard, mentre il regista esprime il suo genio tra gang-bang e sodomie, si preoccupa di filmare quella manciata di dialoghi inutili che non servono a niente. Sì, perchè Ghost Lake è esattamente questo: niente.
Niente porno. Niente horror. Niente di niente.
Solo un'ora e 45 minuti di dialoghi inutilmente ridicoli, distrattamente interpretati da attori(?!!???) che sembrano solo pensare a quando dovranno spogliarsi e iniziare a prenderselo in quel posto. Per essere sinceri, una spruzzata di sesso e un accenno di horror ci sarebbero anche, ma sono le parti più noiose e scontate, con il solito spreco di tettine mosce e scheletri di gomma.
In 'Ghost Lake', la parte del leone la fanno i dialoghi di merda e in questo, Woelfel è imbattibile. Già dalla prima sequenza, infatti, è stato amore a prima vista: Rebecca si prepara per la sua notte di bagordi indossando un vestitino che mette in risalto un seno tutt'altro che florido e un accenno di pancetta. La madre la osserva ammirata, mentre la figlia chiede: "È troppo?"" O troppo poco - risponde la madre - ma non ti sei certo vestita per tua madre e credo che per i ragazzi sia perfetto!""Vorrei fare colpo su degli uomini, non su dei ragazzini!" replica piccata Rebecca. Poi, sulla porta di casa, la ragazza ha un attimo di esitazione: "Sarò a casa per le dieci, così ti aiuto a mettere papà a letto.""No, assolutamente! Sono settimane che non esci!" ribatte la mamma."Mesi!" rincara il padre. "Tuo padre ha ragione - continua la donna - non farai nemmeno in tempo a goderti la serata se torni alle dieci... ci vediamo alle undici!""Al più tardi." rassicura Rebecca. E invece la madre: "Al più presto!"E così, mentre Rebecca rimorchia in discoteca il suo stallone e si fa sbattere sul sedile posteriore dell'auto, Woelfel ci mostra l'agonia dei genitori in preda alle esalazioni del gas, con tanto di caduta patetica del padre che rotola giù da una rampa di scale ricoperta di peluche. Capolavoro.
Il bello è che il film si supera continuamente: tra spettri di plastica, fantasmi in CGI modellati col Vic20 e zompi che uccidono mentre una inondazione di gocce di sangue vengono disegnate (GIURO!MHAUAAHAHAHH) sullo schermo, i protagonisti si impegnano in duetti che ridefiniscono il concetto di "comicità involontaria", complice anche una recitazione da fucilazione immediata e senza benda. Il tutto condito da musichette midi riecheggianti atmosfere medievali, che sembrano prese di peso da un porno in costume. Manco a dirlo, musiche ad opera di Woelfel, che firma anche sceneggiatura e montaggio, dimostrandosi un virtuoso dello "split-screen messo a culo".
Ghost Lake: non guardatelo da soli, vi divertireste la metà (frase letta in una recensione e che mi ha convinto a guardare questo film!!!).
Pollice alto, se volete una serata di pura comicità involontaria, altrimenti evitatelo come la peste.
P.S. Se avete 10 minuti da buttare visitate il sito del regista per vedere che grandissime perle ci regalerà in futuro!!! http://www.youngwolfproductions.com/

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