
Come un gioco di scatole cinesi, Memories si snoda attraverso l’immaginazione di tre autori che fanno capo a Katsuhiro Otomo, genio dell’animazione, autore di un kolossal quale Akira. Memories è composto di tre episodi, legati dal finale che si inserisce nell'episodio successivo. Il primo episodio, diretto da Koji Morimoto e tratto da un racconto breve dello stesso Otomo, è un evidente omaggio a Kubrick e a 2001: Odissea nello spazio. Il secondo, diretto da Tensai Okamura, è una divertente rappresentazione della paranoia sul terrorismo e sulle armi batteriologice. Il terzo episodio, girato ed inventato da Otomo, rappresenta la giornata tipo di una città il cui unico scopo è cannoneggiare un nemico di cui non si sa niente. Il primo Memories s’inserisce nel secondo come semplice programma tv, mentre il secondo (Stink Bomb) come sogno di un bambino, personaggio del terzo (Cannon fodder). Sono tre episodi apparentemente slegati fra loro, ma è evidente come il tema portante dell’intero film, è l’esame, ora divertito, ora drammatico, degli aspetti più insensati dell'uomo. Le sfaccettature, i problemi, le paranoie, i sogni e la paura.
I tre episodi si differenziano per lo stile di animazione adottato e per il caracter design completamente differente fra un episodio e l'altro.
Devo dire che avevo sentito parlare molto bene di questo progetto e che sono un estimatore di Otomo per via del sempre mitico Akira.
Questa volta però non mi sono divertito un granchè a guardare Memories: l'unico episodio che mi è veramente piaciuto è stato il secondo (Stink Bomb), dove la vena comica del tutto mi è molto piacuta. Per gli altri due sono rimasto emotivamente distaccato da quello che ho visto.
Un pollice mezzo se lo merita, ma mi aspettavo qualcosa in più.
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