15.6.06

American Psycho

New York, fine anni ‘80. Patrick Bateman (Christian Bale) è un broker a Wall Street. Ha successo, ma altri ne hanno di più. È un bell’uomo, ma altri lo sono di più. Ha gusto, ma altri ne hanno di più. Patrick Bateman è insoddisfatto della propria vita, è un frustrato e questa frustrazione la esterna di notte, quando si vendica dei presunti torti che ha subito durante il giorno facendo scorrere il sangue di chi glieli ha fatti! Fino a quando... non posso dirvelo se no vi rovinerei il film.
Chiariamo subito una cosa, il film nel suo insieme non è malaccio, solo che a me non è piaciuto. Ci sono gli attori giusti (anche se Bale è un po' troppo mono espressivo), l'atmosfera è creata bene sia dalle scenografie (appartamenti e uffici asettici e immacolati in contrasto con la skizofrenia delirante di Bateman), dalle luci con un'ottima fotografia (così mi ha detto un'amica che ne sà :) ), sia dalle scelte registiche. I dialoghi sono abbastanza "intelligenti", a parte qualche viaggio mentale di Bateman su alcune canzoni di fine anni '80 dei Genesis, Whitney Houston e Huey Lewis & the News, che sembrano più pubblicità gratuita che vere scene integrate nel film.
Purtroppo però quando il film è giunto alla fine e sono cominciati a scorrere i titoli di coda, mi sono un chiesto cosa mi avesse lasciato la visione. Bè decisamente nulla e questo credo sia la cosa peggiore per un film.
Pollice verso, ma potrebbe piacere....

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