28.6.06

La Cura del Gorilla

Sandrone detto Gorilla è un ragazzo che soffre di sdoppiamento della personalità: una bonaria cialtrona e ironica e l'altra razionale, fredda e violenta. A causa di una forte insonnia, Sandrone decide di lavorare come investigatore privato senza licenza, attività che si concilia perfettamente con la sua vita notturna...
Questo film è assolutamente sorprendente, considerando poi la sua origine Italica. Ti aspetti un film per famiglie con Bisio che fa un po' lo scemo e così via e invece già dalla prima scena capisci che non sarà così. Vedere il protagonista(Bisio), riverso a terra e tutto insanguinato alle prese con un assassino che cerca in tutti i modi di ucciderlo, sicuramente sconvolge un po'.
Cos' cpisci che non sarà una pellicola per famigliole, ma che anke un noir italiano può essere interessante e divertente.
Poi nel film entrano anke una sempre bella Stefania Rocca, Bebo Sorti, in una parte sicuramente non facile per lui e Ernest Borgnine, che riesce con la sua simpatia e il suo italiano sconsclusionato a strappare più di un sorriso. Il film si regge su una trama, non proprio originalissima, ma raccontata e filmata in maniera esemplare, tanto che quando arrivano i titoli di coda non vorresti che il film finisse.
Non è sicuramente un capolavoro, ma consiglio la visione a tutti quelli che, come me, non credono che un film italiano possa rivaleggiare con i noir americani.
Pollice alto, complimenti.

UltraViolet

Nel tardo ventunesimo secolo una parte della popolazione umana si è evoluta geneticamente grazie agli effetti di un male simile al vampirismo che ha donato loro maggiore velocità, forza e capacità intellettiva. Isolati dalla società degli uomini "normali", che li guarda con sospetto e paura, questi malati-potenziati sopportano sempre meno le discriminazioni che vengono inflitte loro e in molti gridano alla rivolta: l'intero mondo è sull'orlo della guerra civile. In mezzo a questa quasi-guerra si muove Violet, un'infetta-potenziata che ha ricevuto il compito di distruggere l'arma definitiva degli umani contro i semi-vampiri. Ma non tutto andrà come dovrebbe...
Soprattutto è il film stesso che non va proprio. Una fotografia scintillante, ci mostra Violet e il suo mondo come un caleidoscopio di colori, ma mostra anke impietosa tutti i limiti della pellicola. La troppa perfezione della luce e delle immagini mette a nudo gli orribili effetti speciali, da videogioco di serie B, non riesce a nascondere tutte le scene che sono evidentemente girate con un Blue-screen, con gli attori che tremolano rispetto al fondale. L'unica cosa che la fotografia riesce a afre egregiamente è mettere in risalto il culo della Milla, il che non è male, ma diciamocela tutta, non basta assolutamente.
Scene d'azione confusionarie e noiose, trama insulsa e patetica e mi ripeto, effetti speciali completamenti inadeguati. Mi spiace per Kurt Wimmer (Regista di Equilibrium, che fra l'altro non mi era dispiaciuto) e anke per la Milla, che ormai non riesce più a fare un film senza dover mettere in evidenza il culo e senza combattere come un'ossessa. Mah!
Pollice verso in maniera assoluta.

27.6.06

Thumbsucker - il succhiapollice

Il tentativo di liberare Justin dalla fastidiosa abitudine di succhiarsi il pollice getta nel caos tutte le persone che lo circondano... Justin è un perdente. Justin si sukkia il pollice quando nessuno lo vede. Justin non è capace di parlare con gli altri. Justin però non è stupido, anzi, solo soffre di una repulsione evidente verso le altre persone.
A scuola è un disastro, ha solo un amico, scemo fra l'altro e la sua unica amica sembra non cagarlo più di tanto. In famiglia non va poi meglio: la mamma è innomarata di un attore tv, il babbo la cazzia in ogni dove e il fratellino rompe le palle.
Uao! Grande Justin! La vita ti sorride : )
Un giorno poi dopo una vakkata di Justin, i genitori e Justin stesso vengono convocati a scuola dalla direttrice e dal professore per capire qual'è il problema del protagonista. E così come per magilla, trovano la cura e Justin comincia ad impasticcarsi allegramente e diventa un genio pazzesco che vince un sacco di premi in scontri verbali con altri suoi coetanei (gli americani fanno gare su tutto...).
Poi scopre che le pillole che prende sono a "3 molecole " dall'eroina e allora smette e comincia a fumare le canne. Alè!
Il suo pusher diventa l'amichetta sopracitata che lo utilizza anke come sex trainer e poi lo molla come una scoreggia...
Infine il buon Justin riesce a rimettere a posto sia la sua vita che quella della sua famiglia e viene accettato in una università di New York e parte per questa nuova avventura con rinnovata determinazione.
Che dire di questo film, non è che sia brutto è che non mi ha lasciato granchè quando sono apparsi i titoli di coda. Non è un comico, ma nemmeno un drammatico. E' solo la semplice storia di un ragazzo e magari per molti è più che sufficente.
Pollice verso secondo il mio giudizio, ma credo che una visione sia comunque da prendere in considerazione.

The Dark

La famiglia di Adelle (Maria Bello) sta cadendo a pezzi; dopo la separazione dal marito James (Sean Bean) vive con la figlia Sarah (Sophie Stuckey), ma le due non vanno molto d'accordo. Adelle decide quindi di andare a traovare James in Galles, insieme a Sarah, nel tentativo di riallacciare i rapporti con il marito dal quale è separata. La vecchia fattoria in cima alla scogliera nella quale i tre si ritrovano sembra il luogo adatto per riunirli. Ma i peggiori incubi di Adelle si materializzeranno quando, a pochi giorni dal loro arrivo nella nuova abitazione, Sarah cade dalla scogliera e viene tragicamente portata via dalle onde e trascinata negli abissi, nonostante i disperati tentativi della madre di salvarla. E mentre James si mette a capo delle ricerche per trovare il corpo di Sarah, Adelle in preda ai sensi di colpa, è ossessionata da oscure apparizioni della figlia. Tra antiche leggende e la comparsa di una misteriosa bambina, c’è la lotta di una madre che è pronta ad affrontare l’abisso delle sue paure per riavere la propria figlia indietro. Ma prima dovrà fare i conti con un universo parallelo, un terra dalla quale si torna solo sacrificando una vita e dovrà immergersi in The Dark...
Credetemi mi sono armato di tutte le migliori intenzioni prima di vedere sto film. Avevo letto recensioni che ne elogiavano l'ottima riuscita, sia dal lato visivo che da quello emotivo.
Bene, il film fa cagare. Non c'è tensione, ci sono i soliti BU per spaventare e la storia si ingarbuglia su se stessa e non si lascia comprendere bene.
Unica cosa bella è il finale, anke se i colpi di scena sono un po' troppi e un po' troppo ravvicinati per essere apprezzati appieno.
Mah non so proprio cosa ci hanno visto gli altri per aver fatto recensioni così positive.
Pollice verso, pekkato.

26.6.06

Dirty Love

La moderna Cenerentola Rebecca, tradita dal fidanzato, s'imbarca in un'avventura alla ricerca del vero amore seguendo le indicazioni di una profezia...
A - I - U - T - O !!!!!!!!
Io non ci credo.
Questo è probabilmente il peggior film che io abbia mai visto, sinceramente. Sorpassa anke le produzioni più infime.
Scritto da Jenny McCarthy, e già qui si capisce tutto, è una pantomima continua di situazioni assurde e con un humor talmente scontato e volgare da far accopponare la pelle.
Non c'è nulla che si salva, nemmeno le zinne della Jenny.
Spulciando per internet ho scoperto che questo film ha vinto i seguenti premi:
cito "...tra i numerosi orrori prodotti da Hollywood nel 2005 e prontamente puniti con una nomination dalla spietata giuria dei Golden Raspberries, quello che oggi viene incoronato come più indecoroso film dell'anno è senza dubbio Dirty Love, opera scritta e interpretata dalla bionda ex playmate Jenny McCarthy. Per questa gemma ci sono il Razzie per il peggior film, quello per la peggior regia, quello per la peggiore sceneggiatura e naturalmente quello per la peggiore attrice alla povera Jenny..."
Un tironfo puro e semplice, complimenti.
Pollice morto......

Ichi The Killer

Premessa: Il film l'ho visto in japponese sottotitolato in italiano, quindi non cercatelo in Ita, non esiste.
Il boss Anjo sparisce dopo aver rubato 100 milioni di yen alla sua gang; i membri di quest'ultima, guidati da Kakihara, iniziano una sanguinosa caccia. Le gang rivali, preoccupate dai metodi di Kakihara, scatenano contro di lui una guerra: il più temibile assassino alle loro dipendenze è Ichi, un killer psicopatico con un oscuro segreto proveniente dalla sua infanzia...
Disturbante, assolutamente disturbante.
Diciamolo subito che questo Ichi The Killer è un buon film, un concentrato di violenza, sesso e perversione come non ne vedevo da tanto tempo.
La violenza è visivamente opprimente, Takashi Miike (Il Regista), non la nasconde assolutamente, anzi la sbatte in faccia allo spettatore in tanti modi diversi e sempre in crescendo.
Ichi, il killer, è un ragazzo con tantissimi problemi e che si eccita solo mentre taglia a pezzi la gente, eiaculando mentre compie le sue uccisioni. Kakihara il suo antagonista, invece, cerca il boss Anjo solo perkè gli mancano le torture che solo il capo riusciva ad infliggergli, nei modi più disparati e dolorosi, ma che provocavano in Kakihara estremo piacere.
Tutto il film e impregnato di quella lucida ironia, che solo i Jappi riescono a mettere anche in scene assolutamente destabilizzanti epr violenza e perversione.
Un grande film quindi? Tutto sommato il giudizio è positivo, anke se per riuscire a comprendere bene il tutto dovrei riuscire a vederlo in italiano, in quando per leggere i sottotitoli a volte si rischia di perdere frammenti di immagini, oltre che il tono vocale, che donano ai dialoghi quelle sfumature che permettono di fruire completamente del film.
Pollice alto comunque.

Hot Movie

Julia è un’inguaribile romantica che ha incontrato finalmente l’uomo dei suoi sogni, l’inglese Grant Fockyerdoder. Ma prima di poter avere il loro “Grasso Grosso Matrimonio Greco”, dovranno passare per “Ti Presento i miei”, avere a che fare con un “The Wedding Planner” e Julia dovrà vedersela con la migliore amica di Grant, la bellissima Andy che tenterà di far fallire “Il Matrimonio del Migliore Amico” ecc ecc.
Lo sapevo.
Era palese sin dal principio che questo film si sarebbe rivelato una vakkata di proporzioni cosmike.... e infatti l'istinto non sbagliava.
Io posso capire che avere idee geniali su come prendere in giro le varie commedie sentimentali non sia una cosa semplice, ma non riuscire a mettere insieme e a legare, con un minimo di coerenza narrativa, tutte le immagini che scorrono sullo schermo mi sembra imperdonabile, anke per un film vakkata come questo.
Si ride pokissimo, se non per niente, volgarità messe li a caso senza alcun senso, un'ora e mezza stiracchiata per i capelli, con inserimenti assolutamente fuori luogo di Kill Bill e Il signore degli anelli.
E per finire in bellezza, il finale, ricalca pari pari i vari finali di tutte le commedie romantiche prese in giro. Ecchecazzo almeno su quello potevano spremersi un po' le meningi...
Pollice verso, assoluto e inrevocabile.

15.6.06

American Psycho

New York, fine anni ‘80. Patrick Bateman (Christian Bale) è un broker a Wall Street. Ha successo, ma altri ne hanno di più. È un bell’uomo, ma altri lo sono di più. Ha gusto, ma altri ne hanno di più. Patrick Bateman è insoddisfatto della propria vita, è un frustrato e questa frustrazione la esterna di notte, quando si vendica dei presunti torti che ha subito durante il giorno facendo scorrere il sangue di chi glieli ha fatti! Fino a quando... non posso dirvelo se no vi rovinerei il film.
Chiariamo subito una cosa, il film nel suo insieme non è malaccio, solo che a me non è piaciuto. Ci sono gli attori giusti (anche se Bale è un po' troppo mono espressivo), l'atmosfera è creata bene sia dalle scenografie (appartamenti e uffici asettici e immacolati in contrasto con la skizofrenia delirante di Bateman), dalle luci con un'ottima fotografia (così mi ha detto un'amica che ne sà :) ), sia dalle scelte registiche. I dialoghi sono abbastanza "intelligenti", a parte qualche viaggio mentale di Bateman su alcune canzoni di fine anni '80 dei Genesis, Whitney Houston e Huey Lewis & the News, che sembrano più pubblicità gratuita che vere scene integrate nel film.
Purtroppo però quando il film è giunto alla fine e sono cominciati a scorrere i titoli di coda, mi sono un chiesto cosa mi avesse lasciato la visione. Bè decisamente nulla e questo credo sia la cosa peggiore per un film.
Pollice verso, ma potrebbe piacere....

8.6.06

Blessed - il seme del male

Una coppia desidera disperatamente avere un figlio ma sfortunatamente la moglie non e' fertile e gli sposi non possono sostenere le spese dei trattamenti medici necessari ad aiutarla a concepire. Una misteriosa clinica della fertilita' le offre cure gratuite. In poco tempo la donna resta incinta di due gemelli ma comincia a sospettare...
E vai altro giro altro "horror" del cazzo...
Non chiedetemi perkè lo visto, non saprei rispondervi. Anke se una qualche ragione plausibile deve esserci. Credo per il fatto che non fosse una produzione low budget e che i due attori principali li conoscevo. Lei, la mamma, è Heather Graham, un'attrice di discreto successo con alle spalle alcuni film belli quali, la vera storia di Jack lo squartatore, Killing me softly, Bowfinger.
Lui, il babbo, è James Purefoy, visto in film non di grido ma comunque conosciuti quali George and the Dragon, La fiera delle vanità, Resident Evil.
Bene, nonostante il budget discreto e gli attori conosciuti il film è una noia mortale. Non succede nulla per un'ora e venti minuti, tutto si trascina stancamente, fra la pancia di lei che si ingrossa, i due che litigano per le paranoie di lei e lui che si gode un successo inaspettato come scrittore.
Poi ad un tratto appare Andy Serkis (diventato famoso per aver dato le movenze a Gollum nella trilogia degli Anelli), che in due scene cambia il film, in peggio, cerca di ammazzare lei, perkè porta in grembo satana, non ci riesce, allora si butta nella clinica con la jeep, si dà fuoco e poi sparisce. Lei partorisce in ambulanza e lui mentre è li con lei e l'assiste riesce a dire un "oddio!" appena l'infermiera fa nascere i bambini, poi schermo nero....
E tu dici "bè e quindi?". Si riapre la scena su una strada di New York, 4 anni dopo.
C'è il compleanno delle gemelle, si sono due femmine, c'è la festa a casa dei due tizi, con tanti bambini ecc ecc. Tutti sembrano felici, ma poi un bimbo rompicazzo comincia a dare fastidio alle due gemelle, che con uno sguardo assassino (da matt...) lo ammazzano facendogli andare di traverso un kikko d'uva. Allora i due genitori si guardano con uno sguardo di terrore (si va bè...) e il film finisce così.
Bah! Ditemi voi se si può fare un finale coì. Lo so ho spoilerato tutto, ma così almeno vi evito di guardarlo.
Pollive verso, ovunque.

6.6.06

Memories

Come un gioco di scatole cinesi, Memories si snoda attraverso l’immaginazione di tre autori che fanno capo a Katsuhiro Otomo, genio dell’animazione, autore di un kolossal quale Akira. Memories è composto di tre episodi, legati dal finale che si inserisce nell'episodio successivo. Il primo episodio, diretto da Koji Morimoto e tratto da un racconto breve dello stesso Otomo, è un evidente omaggio a Kubrick e a 2001: Odissea nello spazio. Il secondo, diretto da Tensai Okamura, è una divertente rappresentazione della paranoia sul terrorismo e sulle armi batteriologice. Il terzo episodio, girato ed inventato da Otomo, rappresenta la giornata tipo di una città il cui unico scopo è cannoneggiare un nemico di cui non si sa niente. Il primo Memories s’inserisce nel secondo come semplice programma tv, mentre il secondo (Stink Bomb) come sogno di un bambino, personaggio del terzo (Cannon fodder). Sono tre episodi apparentemente slegati fra loro, ma è evidente come il tema portante dell’intero film, è l’esame, ora divertito, ora drammatico, degli aspetti più insensati dell'uomo. Le sfaccettature, i problemi, le paranoie, i sogni e la paura.
I tre episodi si differenziano per lo stile di animazione adottato e per il caracter design completamente differente fra un episodio e l'altro.
Devo dire che avevo sentito parlare molto bene di questo progetto e che sono un estimatore di Otomo per via del sempre mitico Akira.
Questa volta però non mi sono divertito un granchè a guardare Memories: l'unico episodio che mi è veramente piaciuto è stato il secondo (Stink Bomb), dove la vena comica del tutto mi è molto piacuta. Per gli altri due sono rimasto emotivamente distaccato da quello che ho visto.
Un pollice mezzo se lo merita, ma mi aspettavo qualcosa in più.

5.6.06

Il Ritorno dei Pomodori Assassini

La storia vede una ragazzo sfigatissimo che si innamora di una "bonazza" che fa da serva ad un folle scienziato che ha in mente di riportare alla ribalta i temibili pomodri rivoltosi! Il tizio ha inventato un macchina in grado di dare sembianze umane agli ortaggi in modo da diffondere cosi' il male "pomodoroso" senza che nessuno se ne accorga. Ma il piano verrà sventato. John DeBello dirige con brio un film demenziale al massimo con un sacco di trovate assurde ed intelligenti al tempo stesso. Pubblicità occulte volutamente "sputtanate" (fantastiche!), ninja che irrompono nella scena senza motivi plausibili, un gobbo servitore del folle scienziato che sogna di fare il cinico cronista d'assalto (ed intanto si allena ad intervistare il suo orsacchiotto di peluche!). Insomma si ride abbastanza e a volte anke di gusto. Tutto sommato è stato divertente vedere questo film di fine anni '80, infarcito di situazioni, costumi e musiche di quel periodo. Ok la trama non c'è, gli effetti sono da casalinga svogliata e la recitazione è volutamente sopra le righe, ma alla fine della fiera è un film carino sotto tutti i punti di vista.
Un pollice mezzo non glielo leva nessuno, trashume allo stato puro!!!
P.S. Nel film recita anke un giovanissimo George Clooney agli inizi della carriera. Da non perdere per le fans che vogliono vedere tutto del loro bellone preferito.

Appleseed

Premessa: il film in Italia non è ancora uscito, io sono riuscito a vederlo in Japponese sottotitolato in Italiano, quindi non andate a cercarlo nei videostore, non c'è. E forse non arriverà mai, come succede spesso qui in Italia con i film d'animazione Jappo...
Siamo nel 2131. L'ultimo conflitto globale ha reso la Terra un deserto, e l'impossbilità di comunicazioni fa sì che alcuni soldati, ormai isolati, continuino a combattere una guerra conclusa. Deunan è una di loro, ma nonostante il suo addestramento e la sua tenacia, non riesce a difendersi dall'assalto di un misterioso mezzo volante. Persi i sensi, si risveglia in compagnia del suo ex-amante Briareos, che, per sopravvivere, è stato costretto a diventare un cyborb...
In sukko questa è la trama di Appleseed, storia partorita dalla mente di Masamune Shirow, grande fumettista Jappo ideatore anke di Ghost in the Shell e Dominion.
Il film si presenta in maniera maestosa. Già dalle prime scene si nota che ad una splendida computer grafica è stata associata la comune tecnica di disegno per i personaggi principali che sono tuttavia dotati di una tridimensionalità assolutamente splendida. Il tutto si muove in maniera egregia, con animazioni precisissime e scenografie dei combattimenti altamente spettacolari. I dialoghi fra i personaggi non sono mai banali e sono dotati di quella sorta di mistero criptato che solo Shirow riesce a mettere nelle parole.
C'è un problema però, dopo circa mezz'ora di buon ritmo il film si ferma e nella mezz'ora successiva si assiste solo a estenuanti dialoghi che alla fine appesantiscono in modo eccessivo la visione. Viene poko apprfondito, invece, il rapporto fra Deunan e Briareos, e su come Deunan percepisca il suo ex amante visto che ora è un cyborg. Nell'ultima mezz'ora comunque il film si rianima e riprende a correre veloce sulla strada dell'azione regalando momenti di vero godimento visivo.
Tutto sommato devo dire che mi aspettavo qualcosina in più sotto l'aspetto della trama e dell'approfondimento psicologico dei personaggi, ma comunque la visione è consigliata ai fan dell'animazione nipponica e a chi piacciono i film d'azione immersi nel futuro.
Pollice mezzo, perkè rimango convinto che potevano fare uno sforzo in più.
Comunque visivamente è uno spettacolo...

Mirror Mask

Helena è la figlia della direttrice di un circo e si divide tra la sua passione per il disegno e il suo lavoretto come giocoliere. Il giorno in cui la madre si ammala Helena si trova a dover fare i conti con la realtà. Ma quale è la "realtà"?
C'è forse un talismano che potrà svelarlo e ristabilire l'equilibrio perduto: la leggendaria Mirrormask.
Inizia così il viaggio di Helena, novella Alice nel paese delle meraviglie (ha anke le ciabattine a forma di coniglio bianco...), alla ricerca della Mirror Mask che può ristabiliere l'equilibrio fra i due mondi della luce e dell'ombra e permetterle di ritornare a casa...
Le prime cose che colpiscono in questo film sono i disegni, bellissimi, le animazioni, le scenografie (evidentemente tutte costruite in digitale, ma assolutamente ispirate e integrate perfettamente con i personaggi), i colori, la luce, la fotografia.
Tutto straordinario, senza dubbio, da rimanere senza fiato. Perfino i titoli di testa e di coda che ci vengono presentati, sono perfettamente in linea con il senso del film. Tutto ciò che di visivo ha da offrire questo film è decisamente d'effetto. Purtroppo però, il tutto, cade inesorabilmente sul lato della trama, che dopo un inizio tutto sommato discreto, si perde nella classica lotta fra bene e male e negli ancora più classici problemi adolescienziali della ragazza (carinissima bisogna dirlo).
Quindi tirando le somme possiamo dire che il primo lungometraggio di tale Dave Mckean (complimenti comunque) è paragonabile ad una bellissima torta confezionata ad arte e visivamente irrestistibile, ma dal sapore quasi nullo.
Pollice mezzo per incoraggiamento a proseguire su questa strada visiva, ma da integrare con un po' più di sostanza.

Cappuccetto Rosso e gli Insoliti Sospetti

I detective del mondo animale sono alle prese con un caso di violazione di domicilio da parte del taglialegna e di tentato sequestro da parte del Lupo, avvenuto nella casetta della nonna di Cappuccetto Rosso. Tutti vengono interrogati dal detective Gambe e tutti sembra che nascondano qualcosa di diverso da quello che vogliono far apparire...
Ormai i film in computer grafica spuntano come funghi. Non passa mese che una qualche nuova casa di produzione, sia americana che non, se ne esca con un film in CG tentando la scalata al mondo come hanno fatto Pixar e Dreamworks. E' abbastanza evidente come il fare un film di questo genere sia ormai diventato decisamente più economico ed è evidente che tutti i Tool che contribuiscono alla creazione del lungometraggio siano alla portata di molte più casa di produzione. Così la Kanbar ci propone questo film e diciamolo subito non è che faccia centro al primo colpo, anzi. Il film in se è carino, tecnicamente piuttosto valido e sufficentemente intrigante da non farti addormentare, ma manca totalmente di comicità. Non proprio totalmente, ma comunque personalmente ho riso pokissimo, solo quando è entrato in scena lo scoiattolo aiutante del Lupo. L'unico personaggio veramente riuscito di tutto il film. L'idea della trama in se era anke carina, ma purtroppo tutto si affloscia all'ennesima canzoncina. Non se ne può più di queste canzoncine idiote che non piacciono a nessuno! Basta! Non ci frega se la Disney le mette ancora, non ci piacciono!!! Almeno in Terkel in Trouble (altro film in Cg uscito poko tempo fa) le canzoni erano piene di parolacce, bè tutto il film ne era pieno e risultavano perlomeno sopportabili. Qui niente, solo canzoncine stupide, con dei testi in italiano assolutamente stupidi. Complimenti ai traduttori...
Pollice verso, l'unica cosa che vale la pena guardare è lo scoiattolo.