12.5.06

Oliver Twist

Agli inizi dell'800, si può tranquillamente affermare che per un orfanello non erano tempi facili. Le istituzioni latitavano, i diritti dell'infanzia manco sapevano cosa fossero e in più l'essere orfani toglieva anke quel poko di dignità che un bambino poteva avere. In questo scenario si muove Oliver Twist, un putto piccolo ma forte e di buoni sentimenti, che dopo varie peripezie iniziali in un orfanotrafio e come servitore da un commerciante di bare, decide di scappare a Londra per sfuggiere ai continui soprusi della famiglia del barista (inteso come costruttore di bare). Appena arrivato a Londra, dopo un estenuante viaggio a piedi, Oliver incontra una banda di ladruncoli capitanata dal signor Fagin, un vecchio che si occupa di insegnare alle giovani reclute l'arte del rubare. Durante un colpo per strada Oliver viene accusato erroneamente del furto e viene arrestato dalla polizia dopo esser stato malmenato dalla folla. All’interrogatorio un testimone prova l’innocenza di Oliver e il signor Brownlow che lo aveva accusato decide di dare una possibilità a questo ragazzo e lo porta a casa sua. Mentre Oliver si rimette in sesto il signor Brownlow confessa alla signora Bedwin, la sua governante, che negli occhi di Oliver c’è una luce di bontà e di dolcezza. Intanto Fagin e Sykes, l’altro perfido capo della banda, si mettono sulle tracce di Oliver per paura che lui confessi tutto alla polizia...
Film tratto dal romanzo di Charles Dickens e portato sugli schermi dal Roman Polanski. Il regista scegli una fotografiaa pumblea e oppressiva che si riflette in un'atmosfera soffocante, come lo era probabilmente Londra in quel periodo. Buone le prove di tutti gli attori, compresi i giovani.
Il film è carino e scorre veloce, solo che non mi ha convinto del tutto, anche se devo ammettere che un po' di pena per il povero Oliver l'ho provata.
Pollice mezzo.

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