28.5.11

Rango

Poster RangoChiuso in un piccolo acquario scoperto, abituato a relazionarsi unicamente ad una palma finta, un insetto morto e una bambola a cui mancano la testa, un braccio e le gambe, un camaleonte si crede un attore. Mentre viene trasportato in macchina lungo il deserto al confine tra Stati Uniti e Messico un imprevisto lo sbalza fuori dall'abitacolo e cambia tutta la sua vita. Da che era solo in un acquario ora è solo nel mezzo del deserto...
Il primo film in CG di Gore Verbinski, regista dei primi tre pirati dei Caraibi e The Ring, è un viaggio/avventura di una piccola lucertola che deve diventare grande. Il viaggio che ognuno deve fare per passare da ridicolo sbruffone adolescente, dove si raccontano frottole per farsi belli davanti a tutti, ad adulto consapevole dei propri pregi e propri difetti. Un'avventura non facile, cui però tutti dobbiamo sottoporci (c'è chi riesce meglio, chi peggio). Il film è un western, omaggio a Sergio Leone e Rango fa di tutto per sembrare un novello Clint Eastwood. In più, però, ha anche la pazzia di Jhonny Depp che lo accompagna e che fa di Rango un personaggio riuscito ed estremamente simpatico. La narrazione scorre bene fino a tre quarti del film, poi si inceppa un attimo, in deliri onirici e roba così, per poi ripartire nello spettacolare finale. L'industrial Light and Magic, incredibile studio dedicato agli effetti speciali di molti film, si cimenta per la prima volta in un lungometraggio in CG e devo dire che ottiene risultati strabilianti. Tutto è molto reale e spettacolare, con la perfetta gestione della luce su tutto. Divertente, ironico, avventuroso e con un sottile messaggio ecologico da cogliere, Rango è un film decisamente riuscito. Se fosse stato della Pixar, qualcuno avrebbe gridato al miracolo... 3/5

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