11.6.11

Zack & Miri Make a Porno (amore a primo... sesso)

Locandina italiana Zack & Miri - Amore a primo sessoZack e Miri condividono uno squallido appartamento alla periferia di Pittsburgh, oltre ad un rapporto d'amicizia estremamente schietto e gioviale che dura dagli anni del liceo. Entrambi vicini ai trent'anni, continuano a vivere di piccoli lavori insignificanti con cui non arrivano neanche a pagarsi le bollette e di storie occasionali. Una sera, durante una festa di riunione coi vecchi compagni di liceo, Zack e Miri ritrovano Bobby Long, ex-stella del football e ragazzo più ammirato della scuola, diventato nel frattempo il partner di un famoso attore di gay porn californiano. Quest'ultimo riconosce Miri come la protagonista dalle mutande imbarazzanti di un filmato ripreso di nascosto che ha già fatto il pieno di contatti in rete. La serata fa venire a Zack un'idea: darsi al porno amatoriale su internet per sbarcare il lunario...
Adoro Kevin Smith (il regista) dai tempi del primo Clerks e nonostante alcuni passaggi a vuoto i suoi film mi sono sempre piaciuti. Quando Kevin riesce a mettere gli attori davanti alla macchina da presa a parlare, non ce nè per nessuno. Fiumi di parole sboccate e non si riversano sullo spettatore, che non può fare altro che divertirsi e ridere a crepapelle delle situazioni assurde e delle discussioni che vede. I dialoghi sono il punto forte di Kevin, politicamente scorretti, scurrili se volete, ma sempre irresistibilmete divertenti. Guardato in compagnia di amici è un film dirompente. Risate assicurate per tutti. A patto che non facciate parte della categoria dei bigotti, in quel caso astenetevi, non capireste. Attori perfettamente calati nella parte, nuove e vecchie glorie che si alternano in video, c'è tutto il mondo di Smith in questo film. Per me viaggia alla pari dei due Clerks. Bellissimo.
Chi mi fa un timone olandese??? MHUAHAHAHAHHAHAHAHAH!!! 5/5
P.S. Due ringraziamenti speciali agli importatori italiani. 

Uno per avere cambiato il titolo... Veramente ispirato... 
Due perchè hanno importato il film subito, appena uscito... 
P.P.S. Questo film è del 2008...

5.6.11

Priest

PriestAmbientato in un mondo distrutto da guerre centenarie tra gli uomini e i vampiri, Bettany interpreta Priest, il leggendario prete guerriero dell'ultima Guerra dei Vampiri, che ora vive nell'oscurità assieme ad altri esseri umani in una città murata controllata dalla Chiesa. Ma quando sua nipote di 18 anni viene rapita da un branco omicida di vampiri nella desolata steppa che si estende fuori dalla città, Priest rompe i suoi sacri voti e parte per trovare la ragazza e cercare vendetta nei confronti dei responsabili. Priest è affiancato nella sua crociata dal fidanzato della nipote, Hicks (Cam Gigandet), lo sceriffo dell'avamposto locale, e una Sacerdotessa (Maggie Q), un membro della sua ex legione di assassini di vampiri che possiede ultraterrene abilità di combattimento...
Lol! Questo film è veramente il concentrato purissimo di tutti i possibili luoghi comuni che si possono utilizzare per fare un lungometraggio action sui vampiri. Si parte con un preambolo in cui vi verrà fatto vedere, subito, chi è il cattivone di turno.
Poi in allegra successione vi saranno proposti: lo spiegone della situazione dell'umanità, il motivo che scatena nuovamente il prete, la presa di coscienza del prete su quello che deve fare, cioè ribellarsi alla chiesa.
Poi, in sequenza per gradire, l'arrivo sul luogo del misfatto con annesso primo piccolo combattimento, tanto per capire cosa si vedrà dopo. L'Inseguimento del nostro prete
 ai vampirazzi, con annesso trauma dell'eroe (ma un eroe senza trauma no eh?). Tanta inutilità di dialoghi e infine una bella rimpatriata fra vecchi amici con scontro finale, anche se decisamente sotto tono.
In più per chiudere in bellezza, un bel finale aperto in modo da poter eventualmente fare un seguito. Diciamo che per intrattenere intrattiene, ma non come ci si aspetterebbe da un filmazzo così. L'unica cosa che mi rimane da dire è questa: ma togliere la scopa dal culo del protagonista no eh? 2/5

2.6.11

Il Dilemma

Locandina italiana Il dilemmaAmici sul lavoro, amici nella vita. Ronny e Nick sono un team: la mente e il braccio, il genio dei motori e quello del marketing, uno inventa l'altro promuove e insieme stanno mettendo a punto un motore dall'anima ecologica e il suono rombante che forse gli frutterà un contratto con la Dodge. Tutti sono sotto stress e non aiuta il fatto che Ronny scopra la moglie di Nick baciarsi con uno sconosciuto. Da qui il dilemma: dirlo all'amico e rischiare di rovinare il lavoro o mentirgli per il suo (e proprio) bene? Nel tentativo di non scegliere nessuna opzione e rimettere a posto la situazione Ronny si intrometterà nelle relazioni di amici e parenti creando una perturbazione nell'equilibrio di menzogne e tradimenti che portava avanti le loro vite, forse con soddisfazione...
Ron Howard mette in scena una commedia sull'amicizia fra due uomini, cresciuti insieme fin dai tempi del college. Un'amicizia vera, cementificata col tempo e con il duro lavoro. Però una piccola scintilla rischia di far esplodere tutto. IL dilemma del titolo sta tutto nel personaggio di Ronny, che vedendo la moglie di Nick baciarsi con un altro uomo, non sa se dirlo all'amico o lasciare perdere il tutto. Ovviamente riesce ad incasinare tutto, sbagliando ogni mossa possibile e allarmando tutti i suoi cari. Commedia? mah insomma... Drammatico? Direi di no, ogni tanto si sorride... E quindi? Non saprei dare una collocazione precisa al film, ma il fatto di non riuscire bene in nessuno dei due generi, affossa completamente il tutto. Ci sono Vince Vaughn e Kevin James, due che sanno come far ridere. Due presenze femminili bellissime e brave, Jennifer Connelly (mon amour) e Winona Ryder, a sollazzare il maskietto che guarda, ma il tutto si perde in una sceneggiatura soporifera e particolarmente scontata. Non è da buttare via in assoluto, ma guardatelo solo se volete vedere un filmetto molto leggero. 2/5

Una notte da leoni 2

Locandina italiana Una notte da leoni 2
Sono passati due anni dalla folle notte di Las Vegas in cui Phil, Stu e Alan rischiarono di far saltare il matrimonio del loro amico Doug. Anche se ancora in cerca dei pezzi mancanti della sua psiche, Stu è finalmente in procinto di sposarsi e, per l'occasione, ha deciso di invitare Doug e Phil ad una sfarzosa (e astemia) cerimonia in Thailandia presso la villa dei futuri suoceri. L'unico problema è che il viziato e pazzoide Alan non si è mai scordato quella fatidica notte a Las Vegas e, venuto a sapere del matrimonio di Stu, fa di tutto per farsi invitare, ansioso di poter passare un'altra notte assieme ai suoi unici amici. A parte qualche screzio fra Alan e il geniale fratello adolescente della sposina e un futuro suocero non proprio entusiasta dello sposo, tutto sembra procedere tranquillo. Finché qualche giorno dopo, arriva la solita telefonata da parte di Phil: “Abbiamo combinato un casino. Un'altra volta"...
Francamente era difficile pensare che si potesse ripetere la magica formula del primo film. Per tante e ovvie ragioni. Fare un copia/incolla della prima sceneggiatura, poteva essere una sicurezza, ma anche annoiare lo spettatore che sa già cosa lo aspetta. Un po' di copia/incolla è stato fatto, ma in modo intelligente ed ispirato. I protagonisti rimangono sempre gli stessi, forse ancora più pazzi, ma il contorno si evolve. Dalla città, Bankok, misteriosa ed esotica, ai personaggi secondari, assolutamente fuori di testa. Il film è pieno di scene divertenti ed assurde, ottimamente costruite ed interpretate. La scimmietta è un surplus geniale. Il deja-vu è presente, ma ancora non è fastidioso. Speriamo che nel terzo film, perkè ci sarà, trovino il modo di variare un po' la formula.
Comunque ottima commedia, davvero. 4/5

P.s. Le fotografie della nottata sono assolutamente esilaranti! Da non perdere!

1.6.11

The Housemaid

Poster The HousemaidEuny viene ingaggiata come governante e bambinaia nella casa di una ricchissima famiglia, dove la giovane e bella moglie di un uomo d’affari aspetta il frutto della seconda gravidanza, due gemelli. Bambina a sua volta, per lo spirito ingenuo e generoso che la contraddistingue, Euny conquista tutti, dalla piccola Nami, la primogenita, alla collega anziana che ha speso la sua vita a servizio nella villa, al padrone di casa, che presto passa a chiederle ben più di quello che è stata chiamata a fare. Quando la ragazza si ritrova incinta, la padroncina e sua madre non esitano a pianificare il peggio, in nome dei privilegi da conservare, costi quel che costi...
Guardando superficialmente questo film si può pensare che: i ricchi sono tutti dei bellissimi stronzi e godono nel vedere soffrire i comuni mortali. Le persone normali, invece, non sono molto intelligenti, ma al contrario sono facilmente circuibili. In realtà basta andare appena sotto il primo strato di semplicità del film e da lì si può capire veramente cosa, con questo film, il regista voleva mostrarci.
Euny è una donna solare e vivace che si ritrova, suo malgrado, a dover subire le attenzioni di un padrone di casa che la obbliga, senza mezzi termini, a sottostare a ogni sua richiesta. Lei è troppo fiduciosa o spaventata per rifiutare le sue avanche, consapevole però, che poi porterà le conseguenze sulla propria pelle. Nel padrone di casa non c'è ne amore ne tenerezza, ma solo voglia di avere una cosa, come e quando vuole. Il potere del denare si manifesta in tutta la sua azione distruttiva. L'amore è un altra cosa. Euny ad un certo punto sembra addirittura sperare di diventare la nuova regina della casa, un pensiero talmente lontano dalla realtà, che la porterà ad un finale shock e ad un post finale assolutamente da brividi.
Non male, decisamente non male. 3/5

Limitless

Locandina italiana Limitless
Eddie Morra è uno scrittore in crisi depressiva, incapace di cominciare il primo romanzo che gli è stato commissionato. Per questa sua tendenza all'autocommiserazione e al boicottaggio autoindotto, la fidanzata decide di lasciarlo. Lo stesso giorno incontra per caso Vernon, il fratello della donna con cui è stato sposato per poco tempo molti anni prima. Per placare i suoi tormenti, Vernon, che è un ex-spacciatore, gli offre un farmaco in via di licenza in grado di aumentare le capacità dei recettori neuronali ed attivare tutte le aree del cervello. Il farmaco ha subito un effetto incredibile su Eddie, facendogli non solo recuperare l'autostima perduta ma anche tutti i ricordi più distanti e reconditi. Quando l'effetto svanisce, decide di tornare subito da Vernon per farsi dare altre pillole, ma una volta raggiunto il suo appartamento, trova l'ex-cognato morto sul divano, ucciso da qualcuno interessato allo stesso farmaco...
Questo film, diciamolo subito, non è malaccio, ma non è neanche la figata che mi aspettavo. Con evidenti problemi di sceneggiatura, mascherati alla bene e meglio, soffre sopratutto della sindrome da "vi faccio vedere tanto... e anche di più". C'è un po' di fantascienza, politica, mafia, potere, finanza e tossicodipendenza. Tutto in un gran calderone di effetti da videoclip, che si sono belli da vedere, ma che poco portano alla causa del film. Tutto si muove a velocità doppia, in una corsa a perdifiato fra pasticche e potere. Alcune scelte del protagonista lasciato basiti e il climax finale non sazia. Buone le prove attoriali. Da vedere a casa. 2/5